Incidenti stradali
Il Decreto Legislativo n. 285/92 stabilisce che “la patente di guida non deve essere né rilasciata né rinnovata a candidati o conducenti colpiti da gravi affezioni neurologiche di grado tale da risultare incompatibili con la sicurezza della guida”. Tra queste, le apnee ostruttive in sonno moderate o grave che “determinano una grave ed incoercibile sonnolenza diurna, con accentuata riduzione delle capacità dell’attenzione”.
17 ore di veglia producono una riduzione della produttività pari ad un livello 0,05% di BAC Blood Alcohol Content (contenuto alcolico nel sangue), mentre 24 ore 0,010%. Un’OSAS lieve o moderata ha effetti pari se non più gravi dell’ubriachezza.
Questa stanchezza cronica, che aumenta il rischio di incorrere in incidenti, è infatti la principale causa dei cosiddetti colpi di sonno al volante e di una minore ricettività verso gli stimoli esterni. Si consideri che le improvvise perdite di vigilanza sono la causa di circa il 20% degli incidenti stradali, scongiurabili con la giusta prevenzione. È quindi fondamentale la visita da uno specialista per individuare se un guidatore presenti una sindrome delle apnee notturne. Solo così sarà possibile mettere a punto una terapia, utile sì a rendere più sicura la guida, ma anche a migliorare, più in generale, la qualità della vita.